Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto”.
“In scienza e coscienza “ è una mostra originale in cui il Giuramento di Ippocrate, testo fondamentale dell’etica medica ,viene interpretato nelle opere grafiche di otto artisti incisori,che saranno esposte a Spazio Foyer a Trento. È realizzata in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Tn , in concomitanza anche con la “Giornata del Medico e dell’Odontoiatra, quando i nuovi iscritti all’Ordine prestano giuramento solenne.
Il Giuramento risale al IV secolo a.C. ed è attribuito a Ippocrate di Kos ,il “padre” della medicina moderna . Il testo nella sua versione antica, suddiviso in otto parti ognuna delle quali è stata affidata ad un artista contemporaneo, diventa ispirazione per un’opera grafica che ne interpreti precetti e pensiero innovatore.
Il Giuramento antico inizia con invocazioni alle divinità , tuttavia Ippocrate è stato il primo medico a distinguere la medicina dalla religione e ad aver ricercato le cause delle malattie non nell’intervento soprannaturale ma nel mondo del razionale . La malattia nella visione di Ippocrate sarebbe infatti determinata dallo squilibrio di tre fattori : ambiente, dieta e traumi. La medicina si libera cosi nella visione Ippocratica da superstizione,
stregoneria e più in generale dal pensiero magico. Per Ippocrate medicina e morale operano nello stesso ambito, perché condividono come fine il raggiungimento dell’equilibrio del corpo, dell’anima e del mondo sociale. Ai suoi allievi richiedeva di giurare di impegnarsi a rispettare i maestri, a insegnare la medicina solo a chi avesse pronunciato lo stesso giuramento e senza ricompensa, a visitare i malati e curarli con lo scopo di guarirli e senza usare mai violenza, a non prescrivere farmaci mortali anche se richiesti, a non divulgare quanto appreso nell’esercizio della professione. Il Giuramento è un testo rivoluzionario in cui nell’idea di cura si intrecciano la responsabilità morale e la fiducia nella conoscenza ,scienza e coscienza appunto.
I modelli di relazione medico- paziente sono cambiati nei secoli ed anche il Giuramento è stato più volte aggiornato ma alcuni dei suoi principi ,assieme ad altri più adeguati al progresso ,conoscenze moderne e alla mutata realtà sicioculturale,sono stati inseriti nei codici internazionali delle norme etiche della professione medica. Il testo “moderno” è quello attualmente adottato per il giuramento dei medici e su cui si basa anche il Codice di deontologia medica . in Italia viene rivisto periodicamente dalla FNOMCEO (Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chiururghi e Odontoiatri) .
Negli ultimi anni, l’attualità della formula è stata oggetto di dibattiti e critiche,
sollecitandone l’adeguamento ai rapidi cambiamenti sociali,scientifici ,culturali e tecnologici in cui i professionisti si trovano ad operare. Mantiene tuttavia un grande valore simbolico : un richiamo al sapere , saper fare e soprattutto saper essere, un punto fermo per contrastare la degenerazione della professione medica a medicina amministrata. Se si intende affrontare la questione medica oggi non si può non ripartire dalle radici.
“E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro”.
È un augurio si cui riflettere.
Inaugurazione mostra: 23 Novembre 2024 ad ore 17.
Mostra aperta al pubblico allo Spazio Foyer, Via G. Galilei 26 fino al 13 dicembre con il seguente orario :
da martedì a venerdì 10.00-12.00 e 16-19