“È più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia, che sapere che tipo di malattia abbia una persona?”Sono le parole di Ippocrate .
La lettura è fondamentale per la crescita personale e collettiva anche in ambito sanitario: medici e pazienti possono avere benefici insospettati dal sapere scritto o narrato. Nella formazione medica la lettura è ovviamente indispensabile per la formazione tecnico – scientifica e clinica ma quando si allarga a riflessioni storiche, filosofiche, etiche e alla narrazione, migliora la capacità di ascolto dei pazienti e la comprensione dei vissuti di malattia.
Per i pazienti l’accesso a informazioni sicure consente di raggiungere maggiore consapevolezza della propria condizione e di contribuire attivamente ai percorsi decisionali e all’alleanza terapeutica. La lettura inoltre è anche una forma di cura: raccontare e leggere “storie “aiuta a elaborare il dolore, a ridurre l’ansia e a dare un senso alla vita con la malattia.
”La lettura è una forma di resistenza contro l’appiattimento del pensiero e contro l’omologazione. Per i medici, significa immaginare una medicina che ascolta; per i pazienti, significa trovare una voce in mezzo al rumore della malattia”. Queste ed altre le considerazioni del Dr. G. Giustetto,
Presidente OMCeO di Torino e Direttore scientifico de “ Il Punto”. Ce ne parla nel suo editoriale : “ Il valore della lettura” .
Prendiamoci quindi il tempo , nonostante i ritmi e i carichi di lavoro, bastano pochi minuti , per leggerlo : tante informazioni, spunti di riflessione e stimoli per approfondire un tema di cui forse non valutiamo appieno la portata e il valore.
La lettura rende la Medicina più “umana”, permettendoci di incontrare altre realtà e mondi altrimenti preclusi ed anche i sogni di cui abbiamo bisogno.
(Dr.ssa N.Comper)
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