![Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone e occhiali](https://scontent-mxp2-1.xx.fbcdn.net/v/t39.30808-6/317639488_583585433768734_1432862761283863707_n.jpg?stp=dst-jpg_p526x296&_nc_cat=102&ccb=1-7&_nc_sid=8bfeb9&_nc_ohc=O4AmSwoHyacAX8kbF83&_nc_ht=scontent-mxp2-1.xx&oh=00_AfBX_QVhBJZ9E2F15nrsOK8CDWgM6KWEtaOOMWyjprA4mA&oe=63C10945)
Sorprende in un momento delicato come questo l’ottimismo (da noi va meglio che altrove,abbiamo fatto più assunzioni e nominato più Primari ,ecc.).
Nel resto d’Italia non va meglio,ma dovrebbe prevalere la preoccupazione per la gravità della situazione.
I Medici sono sempre stati disponibili a risolvere ogni criticità che l’organizzazione dei servizi incontrava,caricandosi anche di responsabilità non proprie.Non si sono mai tirati indietro! Ora sono stanchi ,sfiancati e demotivati, e mai coinvolti nelle scelte di politica sanitaria. Quando lo sono stati è accaduto solo per informarli di decisioni già prese,come quella che questa Giunta vorrebbe
imporre, e cioè di sostenere con la MOBILITÀ la valorizzazione di alcune specialità a livello periferico,nell’intento di superare il classico sistema hub and spoke.
Il tema della mobilità e flessibilità che in alcuni ambiti potrebbe essere ragionevole estendere,è un argomento che deve essere trattato e risolto a livello sindacale ,ed è compito dell’APRAN (Agenzia Prov.le per la Rappresentanza Negoziale) , e mai imposto con ordini di servizio e accordi personali ,e deve rientrare in un progetto organizzativo che non si basi solo su enunciati o proclami elettoralistici , ma su una riforma di sistema che preveda servizi efficienti e sicuri per i Cittadini e in cui i Medici siano valorizzati e possano operare in sicurezza.