Negli ultimi 3 anni il Servizio Sanitario Nazionale ha perso quasi 21mila medici specialisti.Questo risulta da un recente studio realizzato da Anaao-Assomed.
Anche Cimo-Fesmed ha promosso una campagna di sensibilizzazione rivolta alle Istituzioni e ai Cittadini per sensibilizzarli sul problema , e culminata con la pubblicazione del dossier “Medici senza futuro, un futuro senza Medici”.
A Roma si è tenuta il 21 aprile la Conferenza Nazionale sulla Questione Medica, promossa dalla FNOMCeO, che ha condotto un’indagine : “La condizione dei Medici a due anni dall’inizio della pandemia da Covid-19” ,presentata in tale occasione .Per il Presidente Fnomceo è necessaria l’istituzione di “un Osservatorio nazionale sulla tutela dei diritti e delle condizioni lavorative dei medici” al fine di monitorare il rispetto dei diritti dei lavoratori.
Le condizioni di lavoro dei medici italiani negli ultimi anni si sono deteriorate tanto che molti di loro abbandonerebbero,potendo, la professione, oberati da compiti impropri, carichi di lavoro insostenibili anche per la carenza di personale, e da direttive troppe volte non calate nella realtà del sistema .Gravati da turni e responsabilità che vanno ad incidere sul mantenimento dello stato di salute, come dimostra l’aumento dei disturbi della sfera psichica (sindrome da burnout) che ora interessano i giovani, non più gli anziani.Chiediamoci come mai.
Il disagio è più grave proprio fra i più giovani: un quarto dei medici fra i 25 e 34 anni e quasi un terzo di quelli fra 35 e 44 anni abbandonerebbe la professione , vissuta alle attuali condizioni, e questo deve far molto riflettere, anche perchè interessa tutti i lavoratori dall’ospedale al territorio.
La Fnomceo e I principali sindacati
medici-odontoiatrici della dipendenza e delle convenzioni chiedono pertanto l’impegno delle Istituzioni con un Manifesto articolato in venti richieste ,per cambiare la sanità e la professione.
Il MANIFESTO al primo link.