Pochi giorni fa ha attirato l’attenzione un nuovo report di Clasp ed Epha che stima un pesante impatto sulla salute dovuto all’inquinamento indoor nelle abitazioni , derivante dall’utilizzo delle cucine a gas per la cottura dei cibi: “Exposing the Hidden Health Impacts of Cooking with Gas” .
Le cucine a gas sono una delle principali fonti di inquinamento dell’aria indoor e l’OMS in Europa considera gli apparecchi a gas uno dei fattori principali dell’esposizione umana complessiva al biossido di azoto.
Nel report di cui sopra sono elencati gli inquinanti emessi durante la cottura a gas ed i loro effetto nocivi : biossido di azoto(NO2) , monossido di carbonio (CO), monossido di azoto (NO), metano (CH4), particolato PM2,5 e particolato ultrafine. Cucinare col gas in una cucina priva di ventilazione meccanica causerebbe un inquinamento domestico da NO2 che supera svariate volte all’anno il limite fissato nelle linee guida per la qualità dell’aria della Organizzazione Mondiale della Sanità e gli standard europei sull’inquinamento dell’aria esterna. Oltre 100 milioni di cittadini dell’UE cucinano a gas e l’Italia (col 68% delle cucine domestiche che sono a gas ) è tra i Paesi più esposti di tutta l’Unione ai rischi per la salute legati a questa pratica , ma c’è scarsa consapevolezza . Le ripercussioni negative
sono principalmente sulle vie respiratorie e
soprattutto in età pediatrica. Lo stesso report stima che in UE nell’ultimo anno il numero di bambini con sintomi asmatici causati dalla cottura a gas sia di oltre 700.000, pari cioè al 12 % dei bambini attualmente affetti da asma in UE. Anche L’Associazione Medica Americana ha segnalato di recente che i fornelli a gas aumentano l’inquinamento domestico e il rischio di asma nei bambini, nonché la sua gravità. Esiste una importante letteratura scientifica sul problema, ancora largamente ignorato o sottovalutato.Per i bambini che già soffrono dei sintomi dell’asma, l’esposizione a più alte concentrazioni di NO2 in ambienti indoor è stata correlata a un aumento del numero di giorni caratterizzati da difficoltà respiratoria, tosse notturna, assenze scolastiche e diminuzione del rendimento. L’impatto della cottura a gas sul problema dell’asma infantile sarebbe paragonabile a quello del fumo passivo. L’esposizione alle emissioni delle cucine a gas nei bambini è stata associata anche ad una diminuzione generale delle funzioni cognitive e a un rischio più elevato di sviluppare il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività.
L’inquinamento da cottura a gas ha dimostrato di esercitare effetti dannosi anche sull’apparato respiratorio e sul sistema nervoso negli adulti.
È necessario favorire ogni strategia per consentire un passaggio ad alternative di cottura elettrica e servono interventi e misure politiche europee per salvaguardare la salute pubblica .Stati membri e Governi locali dovrebbero votare normative che anche tramite incentivi possano accelerare la transizione verso la cottura elettrica.
Molte cucine a gas attualmente non hanno cappe aspiranti (con condotti verso l’esterno) ma cappe filtranti ,che semplicemente ricircolano l’aria nella cucina, che sono del tutto inadeguate a rimuovere NO2 e altri gas e il particolato ultrafine.
Le cappe aspiranti (dotate di canne fumarie verso l’esterno) collocate direttamente sopra o dietro i fornelli possono aiutare a ridurre i livelli di NO2 e di altri inquinanti.
Quando non sia possibile fare altrimenti si consideri almeno l’utilità di adottare
alcune misure fondamentali quali pulizia e centratura dei fornelli ,regolare manutenzione di tubo e valvole, controllo della fiamma che deve essere di colore blu , ventilaziine delll’ambiente durante e dopo l’uso ,
installazione di un rilevatore di CO.
Si teme che le famiglie , a causa della crisi energetica, ventileranno di meno gli ambienti evitando di aprire le finestre per mantenere la temperatura confortevole e risparmiare sul riscaldamento.Anche per questo è importante che siano informate e consapevoli.
I Professionisti in ambito sanitario possono fornire un grande aiuto nel sensibilizzare i cittadini sulla relazione esistente fra cottura a gas e salute.