Nel cuore di Beaune,in Borgogna,splende questo capolavoro,quasi irreale, non solo artistico che è l’Hotel Dieu, l’Ospedale dei poveri. Fu voluto e finanziato da Nicolas Rolin, Cancelliere e consigliere del Duca di Borgogna Filippo II , e costruito nel XV secolo ,in stile gotico fiammeggiante. Era l’autunno del Medioevo e la “grande morte”, la peste nera , aveva già decimato la popolazione ; guerre feudali e

 religiose, massacri e carestie avevano segnato pesantemente un’epoca , ma ora si intravedeva l’alba di un Rinascimento.
All’Hotel Dieu i poveri, malati o denutriti,ma anche invalidi, vecchi,orfani, erano accolti, sfamati,curati a spese dell’Ospedale.
Il Duca di Borgogna Filippo il Buono volle contribuire alla sua costruzione , e nei secoli molti benefattori hanno permesso all’istituzione di giungere fino ad oggi in condizioni eccellenti. La costruzione del “palazzo ” per i poveri fu affidata alle migliori maestranze della Fiandra e della Borgogna, utilizzando materiali di pregio per un’opera pensata per durare nel tempo.
Desta stupore, di più, la “bellezza” di questo luogo ,in ogni sua parte, e non solo per i tetti con le tegole policrome smaltate per cui l’Hospice è famoso e fotografato.
All’interno la bellezza regna ovunque , specchio di quella divina, e segno di immenso rispetto per i poveri affamati e per i sofferenti, ai quali va riservata in ogni sua forma ,a sostegno della salute del corpo e dello spirito.
L’ Ospedale rappresenta un’idea innovativa di cura e carità.Si rimane sbalorditi entrando nella “Grande Salle des pauvres malades”, lunga 46 metri ,larga 14 e alta 16, situata nel cuore del complesso :30 letti,15 per parte sui due lati più lunghi, con lenzuola,baldacchini,tende,oggetti per l’igiene,stoviglie, e dove erano i tavoli , centrali ,per il consumo dei pasti ; continua direttamente nella cappella, dove sull’altare era posto il grande polittico del Giudizio Universale ,capolavoro del pittore fiammingo R.Von der Weyden.È li per tutti, malati ,suore e infermiere, medici: un invito alla riflessione sul senso della vita e della morte, della malattia, della cura, della salvezza.
Un’altra sala, la sala Saint-Nicolas ,ospitava i malati più gravi, 12 posti,che erano accuditi in maniera particolare in una stanza più calda delle altre (dotata di un caminetto e vicino ai forni del panificio).
Ci sono anche sale più piccole nell’Hôtel Dieu, riservate a persone facoltose o benefattori che potevano pagare il loro soggiorno e cure.
Fanno parte del complesso ospedaliero cucine all’avanguardia per il tempo, forni ,lavanderie, sistemi di smaltimento dei rifiuti, cantine,magazzini, un pozzo con l’acqua di sorgente.
Ai malati veniva servito pane bianco ed il vino qui prodotto era destinato anche agli ospiti e lavoratori ,oltre che usato per disinfettare e curare piaghe e ferite.
Dai forni destinati alla cottura usciva il pane che era distribuito quotidianamente ai poveri che si riunivano in attesa sotto il portico.
Rolin fondò anche la confraternita di suore, Les sœurs hospitalières de Beaune, per prendersi cura dei pazienti. Successivamente cambiò le regole , aprendo il ruolo a chiunque ,purché con buona reputazione e di età c
ompresa tra i 18 e i 30 anni, consentendo anche di lasciare il ruolo o di entrare in un ordine religioso in seguito.
Le Suore di Beaune hanno accudito qui per secoli i malati fino a pochi anni fa,occupandosi dell’assistenza,cura, cucina,lavanderia, farmacia. Le suore farmaciste preparavano i rimedi :sul fornello, nel laboratorio, gli alambicchi di rame servivano per l’ estrazione delle sostanze attive dalle piante officinali coltivate nell’orto, situato sul retro della farmacia.La farmacia conserva ancora una collezione di attrezzature mediche e gli ingredienti per la preparazione dei farmaci.
Rolin mise a disposizione le sue
ricchezze non solo per la costruzione del complesso ospedaliero ma anche per garantirne sostentamento e durata : rendite e investimenti produttivi (vigneti e altri terreni agricoli ) per finanziare una grande opera senza fini di lucro. Ottenne anche sgravi fiscali e rese la gestione dell’ospedale indipendente dalla Chiesa e dallo Stato.
Dal 1971 le funzioni mediche dell’ospedale sono state trasferite in un complesso più moderno e l’Hotel Dieu ora è un museo. Donazioni e contributi ricevuti nel tempo hanno permesso la realizzazione di una t
enuta viticola e l’asta annuale dei vini di Beaune ,conosciuta in tutto il mondo , permette all’Hospice di finanziare cure ospedaliere,ricerca , manutenzione , miglioraramento e conservazione del patrimonio.
Cosi l’Hospice di Beaune è durato seicento anni , inimmaginabile, pe

 

r tre fondamentali caratteristiche : elevati standard di cura e assistenza, sistema di autofinanziamento
moderno e ,non ultima ,la bellezza della sua architettura e degli ambienti

 

,riflesso di una più grande bellezza del pensiero e dell’animo.
La visita all’Hotel Dieu di Beaune, è un’esperienza indescrivibile, potente e meravigliosa, nel senso che desta meraviglia e sollecita a molte e diverse riflessioni.
Hotel significa qui Hospice,Ospedale, un luogo, e non solo struttura ,che accoglie i malati come “ospiti”,non clienti , vocato a sostenere anche attraverso la bellezza il percorso di cura,qualunque sia il suo esito.