Finalmente la tutela dell’ambiente tra i princìpi fondamentali della nostra Costituzione.
La Camera ha approvato in via definitiva il Ddl di riforma costituzionale che prevede la modifica di due articoli nella nostra Carta Costituzionale , gli articoli 9 e 41.
Nell’articolo 9 viene introdotta una modifica di portata storica : ” la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’ interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali» . La ratio della riforma consiste nel considerare l’ambiente come un valore primario protetto costituzionalmente , non solo per il presente ma soprattutto in una logica di sostenibilità , a tutela dei giovani di oggi e di domani , inedita nel dettato costituzionale e significativa di una nuova consapevolezza.
Per la prima volta, è stato introdotto nella Costituzione anche il riferimento al valore degli animali, esseri senzienti di cui dobbiamo rispettare dignità, bisogni e habitat.
La modifica all’articolo 41sancisce che la salute e l’ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana, e come anche le istituzioni attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali. “L”iniziativa economica è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente». La tutela dell’ambiente fa già parte di parecchie Costituzioni dei Paesi dell’Unione europea.Quasi quarant’anni dopo l’Olanda (1983) e trenta dopo la Germania (1994), si è fatto ora un grande passo ,elevando la tutela dell’ambiente al rango di articolo fondamentale della Costituzione.Da oggi ogni legge ordinaria nazionale e regionale,ogni progetto, investimento, ogni iniziativa privata o pubblica dovrà valutare l’impatto sull’ ambiente, nel rispetto e tutela dello stesso.E non sarà più possibile che leggi regionali o provinciali possano opporsi a quelle nazionali per quanto riguarda la tutela degli animali.
È auspicabile che questa riforma ispiri realmente le future mosse : serviranno leggi, norme attuative, una forte volontà politica e la partecipazione di tutti. Una piccola grande rivoluzione di cui in Italia non tutti forse hanno colto appieno la portata : è fondamentale per indicare la direzione dello sviluppo sostenibile ed affermare con forza che non si può più chiedere ai cittadini di scegliere tra lavoro da una parte e salute e ambiente dall’altra.