L’escalation della violenza contro il personale sanitario non accenna a diminuire in Italia. È un fenomeno che interessa anche altri Paesi europei e non solo,una piaga non senza motivazioni, anche se stroppo spesso volutamente ignorate o sottovalutate. Ne sono interessati soprattutto i Pronto Soccorso e l’Emergenza , la Psichiatria territoriale , le Guardie Mediche . È bene precisare che la “violenza” è comprensiva di insulti, minacce oltre a qualsiasi forma di aggressione fisica o psicologica praticate sul lavoro da parte di pazienti o accompagnatori, che mettono a repentaglio la salute, la sicurezza o il benessere psico-fisico di un operatore del settore .
Il 2024 si è chiuso con un aumento del 33%, delle aggressioni al personale sanitario in Italia e il trend è in ascesa anche all’inizio del 2025. Dati che dovrebbero far riflettere: sono 18.000 gli episodi registrati nell’ultimo anno e che hanno riguardato soprattutto le donne.
I comportamenti aggressivi sono ascrivibili soprattutto a carenze organizzative e di risorse umane.
Il problema della violenza contro i sanitari quindi non può essere risolto senza investimenti adeguati sul personale e sulla riorganizzazione del Sistema Sanitario. Serve tuttavia anche una profonda e incisiva azione culturale sulla considerazione che i cittadini hanno del SSN , che è un bene comune da tutelare e non da consumare. La FNOMCeO ( Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) promuove per questo due campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini attraverso manifesti che veicolano messaggi per creare consapevolezza, nell’opinione pubblica e nei pazienti ,del ruolo del medico e del professionista sanitario nella comunità sociale .Puntano ad attivare una comunicazione positiva con i pazienti e con i loro familiari per prevenire episodi di violenza contro gli operatori sanitari e per rafforzare il rapporto medico-paziente logorato da cause soprattutto esterne all’operato dei medici e di cui gli operatori sanitari sono le prime vittime. La prima campagna si intitola “Mentre aspetti” e mostra a chi attende in sala d’aspetto cosa avviene al di là di quella porta chiusa , cosa fanno gli operatori della sanità. La seconda campagna, “Qui curiamo tutti, senza distinzioni” , evidenzia il carattere universale , equo e solidale del SSN e anche le possibili conseguenze penali di un’aggressione al personale sanitario.
Sarà possibile scaricare le locandine gratuitamente in formato utile sia per web che per stampa delle campagne contro la violenza al link drive riportato: