Ogni giorno, in Italia, ci sono 89 donne vittime di violenza di genere e nel 2021 sono stati 109 i femminicidi, il 40% di tutti gli omicidi commessi. Di questi, 93 sono avvenuti in ambito familiare-affettivo e, in particolare, 63 per mano del partner o dell’ex partner. Questi i dati allarmanti diffusi in occasione del 25 novembre 2021 , giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Secondo la Commissione parlamentare di inchiesta per il femminicidio e la violenza di genere , che ha analizzato il fenomeno in Italia per il biennio 2017- 18 , due terzi delle vittime non aveva riferito ad alcuno delle violenze subite, e un terzo si era confidato con parenti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, medici, operatori dei servizi sociali, psicologi, sacerdoti.Solo il 15% aveva denunciato.La situazione relativa alla violenza sulle donne in Trentino nel 2021 , secondo la relazione divulgata dalla Pat, è simile a quella delle altre regioni italiane, confermando che la violenza di genere riguarda, purtroppo, la rete di relazione più vicina alle vittime .
La violenza di genere è una problematica che interessa diversi ambiti, tra cui quello sanitario.
Gli operatori sanitari svolgono un ruolo di grande rilievo nell’identificazione e nella prevenzione dei casi di violenza contro le donne. La patologia della violenza è stata relegata per lo più al Pronto Soccorso, alla Medicina d’Urgenza, alla Ginecologia, alla Ortopedia, alla Psichiatria e alla Psicologia. Ma tra le figure che possono essere chiamate ad intervenire in questa difficile situazione, il medico di medicina generale e pediatra di famiglia rivestono un ruolo chiave nella prevenzione e contrasto : dall’indagine risulta infatti che le vittime si erano confidate con un medico, in particolare quello di famiglia per chiedere la prescrizione di farmaci per l’insonnia o per gli attacchi di panico , per i disagi comportamentali o fisici dei bambini ,o la preoccupazione per la salute mentale del compagno. Anche il pediatra , specie se adeguatamente formato, può fungere da sentinella della violenza domestica, cogliendo situazioni di rischio individuale, familiare o sociale, e limitando le conseguenze del trauma può svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione primaria della trasmissione intergenerazionale della violenza di genere.
Per la tempestiva e adeguata presa in carico delle donne vittime di violenza di genere sono state adottate nel 2018 specifiche Linee Guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere .Un grande passo in avanti è stato fatto nel 2019 con l’emanazione del ” Codice rosso ” , legge che tutela le vittime di violenza domestica e di genere prevedendo fra l’altro anche tempistiche procedurali più celeri e ponendo attenzione alla formazione delle figure professionali che vengono a contatto con le vittime di questi reati. Nonostante nel corso degli anni si siano susseguiti vari interventi il fenomeno della violenza di genere ha assunto proporzioni drammatiche , una vera emergenza sociale tale da rendere necessari non solo strumenti legislativi ma soprattutto formazione e cultura per affrontarlo.
Si segnala a questo proposito che sarà disponibile sulla piattaforma FAD INMP dall’11 maggio al 30 dicembre 2022 la seconda edizione del corso gratuito ed accreditato ECM ” Violenza di genere, emersione ,contrasto e prevenzione” dedicato alla violenza di genere e mirato a fornire agli operatori sanitari strumenti e metodi per la presa in carico e la costruzione della relazione professionale con le donne vittime di violenza.