Trento, 26 marzo 2020
Gentili Colleghe, cari Colleghi,
i medici stanno pagando un prezzo altissimo a causa del contagio e i dati sui sanitari colpiti dal virus in Italia sono peggiori di quelli registrati in Cina.
Oggi in un comunicato il presidente Anelli afferma che: “E’ lecito supporre che questi eventi sarebbero stati in larga parte evitabili se gli operatori sanitari fossero stati correttamente informati e dotati di sufficienti dispositivi di protezione individuale adeguati: mascherine, guanti, camici monouso, visiere di protezione, che invece continuano a scarseggiare o ad essere centellinati in maniera inaccettabile nel bel mezzo di un’epidemia a cui pure l’Italia si era dichiarata pronta solo due mesi fa”.
Con la lettera allegata inviata oggi al Presidente Maurizio Fugatti, la terza in 15 giorni, l’Ordine rinnova l'appello:
PROTEGGIAMO I NOSTRI MEDICI!
Medici da proteggere e da difendere mettendo a loro disposizione sempre adeguati DPI. Possono a loro volta diventare diffusori del contagio, se non vengono testati estendendo l’uso dei tamponi o comunque l’introduzione di test di screening rapidi.
E' di fondamentale importanza, per superare il contagio, una intelligente e condivisa organizzazione della medicina del territorio, con la messa in funzione delle Unità speciali di continuità assistenziale.
CHIEDIAMO UN SALTO DI QUALITA'
Occorre un coinvolgimento e un’attenzione empatica nei confronti dei medici, fatta anche, e soprattutto, con una comunicazione chiara e diretta.
Leggi la lettera
Cresce purtroppo il numero dei colleghi caduti in servizio. L’Ordine si unisce al dolore delle famiglie di tutti i nostri colleghi morti nella cura e nell’assistenza ai pazienti. |