Trento, 9 novembre 2020
Gentili Colleghe, cari Colleghi,
come noto ci stiamo avvicinando ad un nuovo periodo di convivenza con l’aumento di casi di positività a Sars-Cov-2.
Le competenze che noi odontoiatri abbiamo acquisito nei mesi passati, la reperibilità dei DPI ed i risultati dei protocolli attuati all’interno dei nostri studi hanno portato ad un elevato controllo nel rischio infezioni crociate per Sars-CoV-2, sia per i nostri i pazienti, che per noi operatori. Pertanto ritengo che possiamo affrontare questo prossimo periodo in sicurezza.
La dimostrazione dell’efficacia delle misure adottate è stata confermata anche dal report dell’INAIL di settembre in cui non risultano infortuni da Covid-19 per le ASO.
Riteniamo però utile e doveroso comunicarvi alcune indicazioni e normative riguardanti la gestione di eventuali casi di positività di nostri dipendenti o collaboratori. Il rispetto e l’attenzione che poniamo sulle procedure e l’utilizzo dei DPI ci consentono di escludere che all’interno dei nostri studi possa avvenire un “contatto stretto” tra colleghi di lavoro (medici o assistenti), pertanto nel caso di un lavoratore positivo l’attività dello studio può proseguire continuando ad applicare le procedure di sanificazione e i protocolli senza obbligo di chiusura.
A questo riguardo va chiarito che in caso di “contatto stretto” di caso positivo SARS-CoV-2 non si applica la quarantena precauzionale agli operatori sanitari che non sviluppano alcuna sintomatologia respiratoria come precisato dal c.d. D.L. “Cura Italia”.
Nel caso un nostro paziente ci informi di essere risultato positivo successivamente ad un nostro appuntamento, alla luce del fatto che noi operatori nel rispetto delle procedure possiamo ritenerci al sicuro, cosi come la nostra struttura costantemente e quotidianamente sanificata, consigliamo per prudenza di limitare i contatti al di fuori dell’ambiente di lavoro per almeno 10 giorni per poi riprendere le proprie normali abitudini in assenza di sintomi.
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